La cassettiera Revolving Cabinet di Shiro Kuramata

revolving cabinet_shiro kuramata_cappellini

La questione potrebbe essere risolta in poche righe: la cassettiera Revolving Cabinet è stata progettata da Shiro Kuramata (1934-1991) nel 1970 ed è prodotta esclusivamente dalla casa di design italiana Cappellini. Cassettiera iconica dallo stile unico e funzionale è formata da 20 cassetti in metacrilato rosso lucido e costituisce, una struttura mobile in grado di ruotare di 360 gradi attorno a un supporto verticale di metallo nero.

In realtà però non è cosi, i termini non possono essere così semplicistici.

Shiro Kuramata è stato uno dei designer più importanti del XX secolo e pur essendo scomparso prematuramente, ha lasciato un segno indelebile nella storia del design internazionale grazie a progetti mai banali dove il minimalismo raffinato giapponese si fonda alla funzionalità del design occidentale.

Il suo stile è privo di decorazioni ed è principalmente volto a sottolineare la purezza, la semplicità e la pulizia della forma; anche la ricerca di nuovi materiali assume un ruolo centrale assieme all’analisi delle loro qualità estetiche e strutturali che in lui, precedono la pura funzione dell’oggetto.

Nel 1987, nasce il suo sodalizio con Cappellini: l’azienda italiana che rappresenta un marchio e una storia di grande successo grazie alla produzione di arredi per la casa insoliti e distintivi (sin dalla sua nascita nel 1946).

Cappellini gode di una grande reputazione a livello internazionale giocando grazie al suo DNA che la vuole proiettata nella creazione di mobili contemporanei, illuminazione e accessori che si distinguono: sebbene molte delle creazioni dell’azienda siano basate su concetti astratti, tutte hanno al centro una funzionalità innata. Con Kuramata il binomio è perfetto.

Cappellini investe nei suoi pezzi e ne fa il suo progettista di punta, presentandosi e imponendosi sulla scena internazionale. “Il suo lavoro è stato chiaramente moderno nei materiali che ha usato, e in particolare giapponese nella sua eleganza e semplicità.” sostiene Giulio Cappellini che aggiunge:

Shiro era una persona eccezionale, introversa e di grande cultura. I suoi progetti non erano mai banali, ma straordinariamente innovativi e curiosi. Shiro è sempre stato molto vicino e ispirato dall’arte e i suoi ‘omaggi’ sono la testimonianza dell’ammirazione che aveva per i grandi artisti. E’ anche per questo che rispetto al puro design industriale con lui si entra nel campo della poesia”.

Tornando alla cassettiera Revolving Cabinet, possiamo assolutamente asserire come nel tempo sia diventata un design iconico e amato, un oggetto senza tempo: una scultura in movimento leggera e molto innovativa come tutti i progetti di questo designer.

Kuramata ha riesaminato la relazione tra forma e funzione, imponendo la propria visione minimalista su oggetti quotidiani. Anche in questa cassettiera Kuramata vuole e riesce a nascondere qualsiasi meccanismo, vite o saldatura; per questo è definito un progettista capace di disegnare oggetti che vanno, apparentemente, oltre la fisica.

Un pezzo leggendario del design degli anni ’70 che ha in un certo qual modo contribuito in modo determinante a rivoluzionare gli interni. Una vera e propria scultura domestica in evoluzione, tanto è vero che, la sua forma cambia continuamente a seconda della posizione dei cassetti: il numero di configurazioni potenziali è infinito, è possibile creare un look leggermente diverso ogni giorno.

Un modo giocoso, sorprendente e particolarmente originale per riporre gli accessori per l’ufficio o tutti i piccoli oggetti sparsi per casa: la cassettiera costituisce una soluzione di archiviazione altamente distintiva, ideale per case e uffici moderni.

Modernista, versatile e altamente funzionale, questa soluzione di archiviazione unica è lunga 36 cm, larga 25 cm e alta 185 cm. Pesa un totale di 65 kg, il che significa che rimane saldamente radicata al pavimento completamente stabile (l’ultimo elemento è una fusione di ghisa pesantissima).

Una torre di venti cassetti che ruotano attorno a una colonna interna in metallo determinano un design altamente scultoreo e interattivo, rifinita in rosso vivace.

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