Il tavolo Leonardo di Achille Castiglioni

Come la maggior parte del lavoro di Achille Castiglioni, il tavolo Leonardo rieccheggia molteplici cose: la prima impressione, quella di un tavolo semplicissimo, è superata dopo poco, a mano a mano che i diversi livelli della sua complessità cominciano a rivelarsi.

La base del tavolo è costituita da due cavalletti di faggio trattato al vapore e tenuti insieme da quattro tasselli di gomma che stabilizzano la forma nel suo insieme.

Il Piano del Tavolo è proposto in due versioni: in legno rifinito in laminato di plastica bianca di 22 mm di spessore o in vetro temperato di 12 mm di spessore.

L’altezza dei cavalletti, che sono di uso frequente tra gli artigiani, può essere aggiustata in cinque posizioni, consentendo al tavolo di essere usato come tavolo da pranzo sia come tavolo da lavoro.

La flessibilita del tavolo Leonardo risponde ad una considerazione di praticità, ma è anche una nota culturale da parte del designer.

In Europa, prima del XVII secolo, quando i mobili diventarono più definiti e specializzati, era frequente che si montasse un lungo tavolo solo al bisogno, e un solo tavolo bastava per le diverse attività quotidiane, i pranzi o il lavoro.

Ciò oggi non è più evidentemente necessario, né usuale, ma questo dato storico diede al giovane Castiglioni l’opportunità di sviluppare una metodologia di lavoro che lo avrebbe reso famoso, di dimostrare la sua inclinazione per la storia della cultura materiale, e di sottolineare il suo rifiuto del Formalismo.

Commercializzato da Zanotta dal 1979, dopo essere stato a lungo prodotto di successo, il design di questo tavolo creava anche un bisogno percepito e al tempo stesso lo soddisfaceva.

Castiglioni aveva disegnato un tavolo simile per il produttore di mobili Dino Gavina nel 1964, ma il Leonardo è l’archetipo di un modello che reinventa il tavolo da lavoro unendo tradizione e destinazione d’uso.

Il nome del tavolo richiama un simbolo della cultura italiana, ma nello spirito del minimalismo e del razionalismoè stato spogliato da ogni forma didascalica di riferimento.

Achille Castiglioni disegnò il tavolo Leonardo nel 1950, quando lavorava con i fratelli Livio e Pier Giacomo, e si tratta di uno dei primi design attribuiti a lui solo: di li in poi, il suo interesse continuò a focalizzarsi su oggetti di uso quotidiano, come espressione di una metodologia e dopo il tavolo Leonardo, diversi altri suoi progetti portatrono il marchio del suo stile e delle sue reinterpretazioni.

A catalogo Zanotta, prezzo euro 2000,00 con il piano in laminato, 2150,00 con il piano in vetro.

uno dei due cavalletti
un dettaglio di un cavalletto

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