Il tavolo Spillo di Damian Williamson

Presentato in anteprima al Salone del mobile di Milano del 2012, Spillo è un tavolo progettato da Damian Williamson caratterizzato dalla spiccata essenzialità, semplicità e linee pulite.

Forme snelle, slanciate ed eleganti sembrano proprio essere parte dell’identità di questo giovane e bravo designer londinese, di cui Zanotta ha saputo prima di tutti intuirne il valore.

Un tavolo minimale con gambe sottili e affusolate a sezione semicircolare, realizzate in pressofusione d’alluminio (lucidato o verniciato colore bianco o nero) e fissate, grazie a speciali piastre di acciaio inox al piano, mediante un sistema d’incollaggio con polimerizzazione a raggi ultravioletti.

Per il disegno e la realizzazione delle gambe, Williamson rivela: “in un primo momento, nel prototipo, le gambe erano pensate con un sistema a estrusione che forniva i due pezzi da congiungere. Alla fine, però, ha vinto la soluzione del sistema “solido”, in lega d’alluminio stampata in pressofusione”.

Vent’anni dopo Less di Jean Nouvel, definito all’unanimità come l’essenza del tavolo per rigore, leggerezza e risvolto tecnologico, Damian Williamson prova a sviluppare un’idea tipologicamente analoga, adattabile a ogni circostanza e con un impatto visivo ridotto ai minimi termini.

L’immagine di leggerezza che traspare guardando il tavolo, è in antitesi con la sua proverbiale stabilità, unita ad una eleganza formale suggerita soprattutto dalla trasparenza del top in cristallo.

Un piano sottile come uno Spillo, ridotto con una lastra di cristallo temperato, che diventa tanto più interessante nella versione “materica“, studiata ad hoc, ottenuta con un impercettibile strato di cemento protetto da una finitura acrilica, in perfetta sintonia con le temperature espresse dai trend più contemporanei.

Spiega Williamson: “Una superficie molto materica di cemento amplia la scelta in relazione all’atmosfera che uno desidera. In entrambi i casi, l’integrità strutturale del piano in cristallo rimane invariata”.

Un progetto che si distingue per il disegno puro ed essenziale ma anche per l’innovativo sistema di realizzazione.

Il top del tavolo diventa elemento strutturale in sé. Il segreto sta nel sistema d’incollaggio polimerizzato a raggi tra le piastre sotto il piano del tavolo e le gambe a sezione semi-circolare in fusione d’alluminio, spiega il progettista.

Ho immaginato una collezione di tavoli ingannevolmente semplice, che riprendesse la soluzione allora avveniristica impiegata nel tavolo Marcuso ideato nel 1970 dall’architetto Marco Zanuso.

Con Spillo ho l’onore di aver raggiunto un risultato analogo di notevole robustezza, con una leggerezza aerea di grande eleganza formale. Cercavo una soluzione lineare e “invisibile” che garantisse la stabilità delle gambe sotto il piano”.

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