Il design degli Shaker

L’interior design non esiste per caso.

Molte delle attuali tendenze di stile che amiamo oggi, rivendicano radici che risalgono a centinaia di anni addietro, soprattutto se si sa dove guardare. Un po’ come quando si entra all’Ikea e si sa perfettamente quale oggetto ha ispirato ciò che stai vedendo.
Vorrei scrivervi del design degli Shaker.

Se ami la semplicità del minimalismo e la bellezza naturale degli interni nordici, questo articolo è per te. Nelle poche righe che seguono vorrei spiegare come lo stile Shaker è davvero un design senza tempo.

Partiamo dall’inizio: chi erano gli Shaker?
Gli Shakers erano una comunità protestante, fondata in Inghilterra nella metà del XVIII secolo. Il loro nome deriva dal fatto che quando predicavano si agitavano particolarmente.

Predicavano l’uguaglianza dei sessi, la tolleranza, il pacifismo, la purezza e fecero un gran numero di adepti.
Nel 1774, perseguitati dalle autorità britanniche, lasciarono l’Inghilterra e si stabilirono nel New England, negli Stati Uniti, con l’obiettivo dichiarato di edificare una nuova Terra Promessa che consentisse loro di vivere la loro fede nella sua interezza.

Si stabilirono in paesaggi rurali e in villaggi; i loro stili di vita erano e sono costituiti essenzialmente da un celibato molto austero e dalla assoluta proibizione della proprietà privata.

Nonostante gli Shakers conducessero una vita ritenuta dalla stragrande maggioranza del mondo impossibile da praticare, il loro movimento nella metà del XIX secolo, era costituito da circa 25 villaggi rurali e 4.000 soci.

Con il passare degli anni, incomincia il declino, dovuto principalmente ad uno stile di vita decisamente controcorrente rispetto a quello medio degli stessi statunitensi: l’impossibilità di avere una vera e propria famiglia a livello personale ed individuale e la scelta celibataria.

Oggi rimane solo un villaggio rurale degli Shakers: Sabbathday Lake (nel Maine) che accoglie i visitatori ed i sostenitori durante le riunioni di ogni domenica mattina (villaggio sempre aperto ad eventuali nuovi convertiti pronti ad accogliere il loro messaggio ed il loro stile di vita decisamente inusuale e controcorrente).

Essendo quindi una comunità chiusa gli Shaker, si producevano tutto: dalle abitazioni ai mobili, dagli utensili per la cucina agli attrezzi per lavorare i campi, ma essendo fedeli alle proprie idee, non si dovevano possedere oggetti più belli di quelli dei propri vicini e quindi ogni effetto decorativo era bandito all´interno e fuori della casa; ma questo non doveva assolutamente togliere “bellezza”, in quanto i loro oggetti dovevano essere funzionali e perfetti nella forma.

Questo il loro credo: ”Qualsiasi bellezza non basata sull´utilità è effimera, velocemente diviene ripugnante e necessita di essere sostituita in continuazione da qualcosa di nuovo e diverso”.

Ecco perché gli Shaker (a loro insaputa), concentrandosi sulla forma e la funzione, di fatto hanno anticipano i tempi e sono definiti i precursori del minimalismo, del design del Bauhaus e del design danese in generale.

Tuttavia, rispetto il minimalismo odierno, il design Shaker ha un tocco decisamente più naturale rispetto all’eleganza ultra-moderna che vediamo in molti degli interni minimal di oggi.

Il principio che definisce il design Shaker è che la funzione viene prima di ogni altra cosa. Per questo motivo, questo stile di mobili consiste principalmente in semplici pezzi di legno. C’è anche un’enfasi sul mantenimento di linee pulite evitando qualsiasi ornamento estetico ostentato.

Questo non vuol dire che il lavoro di Shaker sia privo del suo marchio di sofisticazione: spesso si possono notare lievi trionfi decorativi nelle gambe elegantemente girate del mobile e in piccoli e dettagliati intagli nel legno.
Oggetti che dovevano, nella loro funzionalità, rispondere a tutte le esigenze della vita di comunità. Usavano il legno, le stoffe naturali e i loro abiti venivano tinti con colori ricavati dalle piante o dalla terra: l’ocra, l’arancio, il rosso, le terre, il blu in varie intensità.

Dopo aver soddisfatto le loro necessità primarie a livello di alloggio, mobilio, viveri e vestiario, gli Shakers iniziarono a vendere il surplus.
Gli Shakers sono stati i primi a utilizzare arredi caratterizzati dalla ricerca dell’utilità, economia ed efficienza senza che la qualità sia sacrificata: mobili “puliti” e relativamente scarni.

Dal 1830, hanno iniziato ad utilizzare le strisce di tessuto per guarnire le sedie, molto più tardi, negli anni ’50 del 1900, i designer scandinavi adottano questo stesso stile di intreccio di cinghie.

Oltre gli arredi, l’impegno degli Shakers per la semplicità si è esteso a tutti gli interni, tutti gli accessori presenti sono altamente funzionali, quindi se stai pensando di dare questo tocco al tuo arredamento, includi oggetti come ciotole e candele.

Gli Shaker possono aver creduto nella semplicità, ma gli elementi di design che hanno tenuto in mano sono stati incredibilmente ben fatti: superfluo dire che intendevano farli resistere alla prova del tempo.

In linea con il tema della naturale semplicità, la tavolozza dei colori Shaker è basata quasi interamente su tonalità neutre. Mentre di solito cerchiamo una ombreggiatura accentuata per enfatizzare lo spazio, il design Shaker è un’eccezione. Le sfumature luminose apparirebbero fuori luogo con questa estetica.

Detto questo, invece di fare affidamento su un forte contrasto tra bianco e nero, gli interni Shaker favoriscono toni più tenui: grigio e bianco sporco, quasi color avena.

La regola che seguivano (ancora attualissima) è quella del 10-30-60 per evitare che lo spazio diventi noioso; sceglievano una tonalità per coprire il 60% della stanza (di solito le pareti) un’altra per coprire il 30% (di solito i mobili) e una sfumatura finale, per tenere conto dell’ultimo 10% (di solito gli accessori).

Se hai avuto bisogno di prove che le tendenze del design di interni di oggi abbiano una storia tutta loro, il design Shaker lo è. Questa estetica è in giro da prima che il concetto di interior design fosse nato, eppure rimane ancora attuale. Se sei un fan di interni semplicistici con un tocco naturale, questo design è per te.

PS: una caratteristica del loro design era quello di appendere le sedie al muro.

un interno shaker



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