Prima di entrare nelle loro case i giapponesi si tolgono le scarpe: tradizione vuole che non ci siano sedie e ci si siede, con o senza cuscini, direttamente sul pavimento di tatami. I tavoli in genere sono bassi, concepiti per essere utilizzati mentre si è seduti in terra.
Per soddisfare il desiderio di qualcosa su cui appoggiare la schiena e per aggiungere un elemento di maggior formalità e decoro, specialmente in presenza di persone anziane o di ospiti, fu inventata la Zaisu (da za, “sedersi in terra“, e isu, “sedia“).
Questo particolare design di Kenji Fujimori, del 1963, fu riconosciuto come la sedia Zaisu per eccellenza: impilabile, e poco costosa da produrre in serie.
Per quanto la sua forma sia minimalista, è molto comoda quando ci si siede e lo schienale offre un valido supporto alla spina dorsale.
Il buco sul fondo della seduta evita che la sedia scivoli sul pavimento e ne riduce oltretutto il peso complessivo:
la sedia è impilabile in modo molto elegante, fattore di grande importanza per le case giapponesi, dove — poiché ogni stanza assolve a molteplici funzioni — è fondamentale che ogni cosa, a partire dai letti a futon, possa essere riposta comodamente.
Questa sedia, di grandissima qualità, è prodotta in Giappone da Tendo Mokko, pioniere nei prodotti di multistrato di legno stampato.
La Zaisu di Fujimori originariamente fu concepita per le stanze degli ospiti del Morioka Ground Hotel, nell’ambito dell’incarico da lui ricevuto di disegnarne gli interni.
Benché l’hotel sia stato ristrutturato e non abbia più gli interni originali, la sedia Zaisu è sempre rimasta in produzione: è popolare in modo particolare per gli alberghi in stile giapponese e di recente la si trova anche nei ristoranti giapponesi.
E’ prodotta in tre tipi diversi di legno multistrato: il legno kejaki, l’acero e la quercia.