Il motoscafo Aquariva di Mauro Micheli

Mauro Micheli nasce nel 1959 ad Adrara San Martino (Bergamo).

Frequenta il liceo artistico e si iscrive all’Accademia di Brera a Milano. Persegue una sua ricerca in campo artistico per alcuni anni.

Nel 1985 vince un concorso indetto da Riva per la ricerca di un giovane designer da inserire nell’ufficio progettazione diretto da Giorgio Barilani. Affiancherà l’autore di Superamerica e di Corsaro nella progettazione di Black Corsair, di Furama e di Ferrari (1985, 1988, 1990).

Nel 1992 firma Bahamas, la sua prima barca. Suo maestro di interior design è Mario Pagani.

Nel 1994 fonda, con Sergio Beretta, Officina Italiana design a Bergamo. Nello stesso anno inizia il suo nuovo rapporto con Riva, ancora oggi in essere, in qualità di consulente responsabile del design.

Collabora inoltre con i cantieri navali dell’Arno, il gruppo Rodriguez, i cantieri di Chiavari, Alalunga cantieri, Chris-Craft.

Nel 2000 per i cantieri Riva di Sarnico progetta il motoscafo Aquariva, caratterizzato da linee morbide ed eleganti che continuano quel gioco di seduzione che in passato ha ammaliato dive come Brigitte Bardot, Sophia Loren e molte altre.

Aquariva è l’erede designato del mitico motoscafo Aquarama, una leggenda dalla storia affascinante.

Aquariva coglie il testimone con stile lasciandone inalterato il fascino ovviamente senza tempo del suo predecessore ma reinventandolo in chiave moderna grazie a una tecnologia d’avanguardia.

L’idea di riuscire a coniugare le due culture, legno e vetroresina, decisamente distinte, anche se parimenti consolidate in Riva, mi affascinava moltissimo”.

Ho quindi inteso subito la necessità di considerare oggetto come un pesce, il più elegante e grintoso dei pesci, lo squalo, raffinata combinazione di potenza muscolare e perfetto equilibrio delle proporzioni.

Pertanto l’intera struttura in vetroresina ne garantisce l’instancabile permanenza in acqua, realizzando nel disegno la rapidità dello scatto, la pronta risposta alla manovra.

La coperta in mogano, delimitata dalla tradizionale falchetta, si estende alle soglie del prendisole, ove incocca la vetroresina del contenimento poppiero che esclude lo specchio di coda ancora in mogano e i corrimano fulcrati in acciaio.

La barca frutto dell’impiego di tecnologie di costruzione, di allestimento, le più evolute”.

Le sue preziose finiture regalano un comfort ineguagliabile che va sempre di pari passo con l’eleganza, per un’esperienza di navigazione che non conosce la banalità.

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