La poltroncina Tandem Sling di Charles e Ray Eames

Il design di sedute destinate agli spazi pubblici non è uno degli incarichi più entusiasmanti per un designer, ma sicuramente una tra le sfide più difficili.

Le sedute devono infatti rispondere a vari requisiti, ed essere comode, resistenti, a bassa manutenzione e gradevoli a vedersi, senza tuttavia predominare nell’ampio spazio pubblico in cui sono inserite.

La poltroncina Tandem Sling assolve a questi criteri con un design elegante che combina il nero e l’alluminio, e che è ancora interessante e contemporaneo a quasi sessant’anni di distanza dalla sua prima apparizione nell’aeroporto internazionale Dulles di Washington.

I designer che l’hanno concepita, i coniugi Charles e Ray Eames, erano sempre alla ricerca di nuove sfide.

Il loro lavoro spaziava tra l’architettura, il cinema e il design di mostre e di giocattoli, anche se la loro fama resterà legata soprattutto alla loro costante ricerca, finalizzata alla creazione di mobili di alta qualità accessibili nel prezzo.

Gli Eames si interessarono anche alla possibilità di eliminare le tradizionali imbottiture e ad altri modi per creare schienali comodi che sostenessero bene la schiena ben prima che l’ergonomia diventasse, come è oggi, una sorta di parola d’ordine.

Ciò li porta a sperimentare con materiali quali il legno multistrato modellato, la plastica rinforzata con fibra di vetro e le reti metalliche piegate e saldate.

Quando, conclusasi la seconda guerra mondiale, il settore dell’alluminio stava cercando nuovi sbocchi per la propria produzione, Charles e Ray Eames vi si accostarono.

Ne nacque la serie Aluminium Group, della quale la poltrona Tandem Sling è uno degli ultimi pezzi, e fece dunque tesoro dei precedenti esperimenti.

Il risultato fu una poltrona leggera e confortevole, nonchè resistente al deterioramento.

Il design finale consisteva in una struttura di alluminio sopra la quale la seduta, (gommapiuma ritagliata, pressata e sigillata all’interno di un rivestimento di vinile, rifinitura durevole che non creava pieghe), restava sospesa sulla base come sopra una fionda.

La praticità di questa poltrona è multiforme: la seduta è larga e imbottita e l’angolo tra la seduta e lo schienale è studiato appositamente per garantire la massima comodità ai passeggeri stanchi, mentre la barra di sostegno della base lascia sotto la poltrona ampio spazio per il bagaglio.

Al fine di renderla più resistente, la struttura di alluminio non prevede giunte e la parte imbottita non ha cuciture nelle quali potrebbe accumularsi la polvere.

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