Quando nel 1932 assunse comando dell’azienda del padre Camillo, che produceva macchine per scrivere, Adriano Olivetti mise il design al primo posto, come principio unificatore verso la costruzione di una identità aziendale in tutto e per tutto coerente.
La politica di elevare il profilo aziendale adottando un approccio coordinato verso una gamma sempre più ampia di attrezzature per ufficio, materiale grafico e pubblicitario, esposizioni ed elementi di architettura, sarebbe stata ripresa in Germania, circa due decenni più tardi, dalla Braun, quando ugualmente i figli del fondatore ne presero le redini.
Marcello Nizzoli, figura chiave per lo sviluppo dello stile Olivetti, era un designer eclettico.
Quando Olivetti lo incaricò di progettare un negozio a Venezia nel 1938, egli aveva già esperienza di grafica, design tessile e di dettagli.
Fece notevoli progressi nel periodo postbellico, quando il suo datore di lavoro incominciò a godere dei vantaggi di un’economia sostenuta dagli investimenti americani.
La macchina per scrivere Lexicon 80 del 1948, la prima realizzata da Nizzoli, diede inizio a una serie di prodotti peculiari, dalla struttura snella e ben scolpita.
La Lettera 22 aggiunse a questo mix la portabilità che, insieme alla sua robustezza, attirò in gran numero giornalisti e studenti.
La Lettera 22 fu il prodotto chiave nella evoluzione di quella consuetudine che tendeva a esprimere le caratteristiche dei prodotti Olivetti nel modo più chiaro e onesto possibile.
Lo stile rappresentava una risposta di design pragmatico alle restrizioni in materia di fabbricazione tipiche dell’epoca; era molto più economico manipolare e trasformare la lamiera in una serie di leggere curve, anzichè realizzare gli spigoli vivi che avrebbero poi caratterizzato l’accattivante discendente della Lettera 22, ovvero la Valentine rosso fuoco di Ettore Sottsass, prodotta net 1969.
Ciononostante, il look resistette bene fino agli anni Sessanta, quando la Lettera DL, aggiornamento della Lettera 22, mostrò un egual grado di popolarità.
La Lettera 22 ottenne il premio di disegno industriale Compasso d’Oro net 1954; insieme alla Lexicon 80 essa è tuttora esposta nella collezione permanente di design al Museum of Modern Art di New York.