La Mini Minor di Alec Issigonis

Nel 1959, un poco a sorpresa, giunge dall’Inghilterra una novità che spiazza i produttori automobilistici europei.

Nell’agosto di quell’anno, infatti, la BMC (British Motor Company) presenta la Mini, un’automobile piccola ma non povera come di solito le utilitarie.

Popolare nel senso che forse solo la parola inglese pop può tradurre, la Mini (nome tecnico ADO 15) era un capolavoro tecnico e formale architettato da Sir Alec Issigonis.

Motore anteriore in posizione trasversale, sospensioni indipendenti (dal 1962 dotate di un sistema idraulico), quattro posti e un piccolo bagagliaio.

Il tutto montato su ruote di piccolo diametro collocate ai quattro angoli estremi della carrozzeria. Lunghezza fuori tutto 3,048 metri.

La Mini non si propone quale spartano mezzo di trasporto e nemmeno si candida a risolvere i problemi dei grandi viaggi; nonostante ciò ospita quattro passeggeri in un abitacolo dove il contachilometri sta sul cruscotto come l’orologio sulla mensola del salotto.

Quello definito dalla Mini è un nuovo standard dell’automobile, una categoria originale, che anticipa le future city-cars, impone una moda, si muove con facilità nel traffico, senza rinunciare a una punta di cattiveria nelle versioni pia sportive.

Soprattutto, la Mini ci dice che qualche cosa è cambiato, che l’automobile non e più solo ricerca della velocità ma della disinvoltura, che l’utilitaria non è solo una piccola automobile, ma una grande automobile, un poco più piccola.

La Mini Minor vide la luce nel 1959, per mano dell’ingegner Alec Issigonis che la progettò e realizzò come primo prototipo (scherzosamente chiamato “scatoletta arancione” per il colore prescelto) nel 1957, lavorando con un piccolo team composto da otto persone.

La Mini Minor ospitava un motore con albero a camme laterale di cilindrata ridotta posto nel vano anteriore dell’autovettura e disposto trasversalmente.

Grazie a questo accorgimento (ma anche al cambio montato sotto il motore con coppa dell’olio unica, nonchè alle ruote di soli 10 pollici), gli interni della Mini risultavano considerevolmente piu grandi di quanto la lunghezza facesse pensare, permettendo il trasporto di quattro persone.

Progettata in Inghilterra, fu tuttavia prodotta in vari paesi, tra cui anche l’Italia.

 

 

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