Antonio Citterio

BIOGRAFIA

Antonio Citterio nasce nel 1950 a Meda (Milano).

Si laurea in architettura al Politecnico di Milano e, nel 1972, apre il suo studio iniziando a collaborare con Arclinea, B&B Italia, Boffi, Brionvega, Flexform, Flos, Inda, Kartell, Tisettanta, Valli & Valli, Vitra.

Nel 1987 insieme a Terry Dwan progetta edifici in Europa e Giappone.

Nello stesso anno al sistema di sedute Sity per B&B Italia viene assegnato il Compasso d’Oro.

Dal 1993 al 1995 è membro esterno della commissione d’esame del Furniture Design Course del Royal College di Londra.

Del 1994 è il Compasso d’Oro per i contenitori Mobil prodotti da Kartell. Docente presso la Domus Academy di Milano e l’Università La Sapienza di Roma, nel 1999 fonda la Antonio Citterio & Partners.

Suoi oggetti sono presenti nella collezione permanente del MOMA di New York.

Vive e lavora a Milano.

 

ANTONIO CITTERIO DESIGNER

Ho sempre considerato Eames il mio maestro ideale”, dichiara Antonio Citterio, “da ragazzo mi sono ridisegnato tutti i suoi progetti, fin nei minimi particolari, cercando di capire come funzionassero, smontandoli nei loro vari elementi.

Studiando e ristudiando i mobili di Eames cercavo continuamente di capire quegli oggetti tanto eleganti nella loro complessità, traendo da quell’esperienza il più grande insegnamento per il mio lavoro.

E con enorme piacere, vent’ anni dopo ho realizzato per Vitra la Citterio Collection, un’opportunità che mi ha riempito d’orgoglio: vedevo il mio nome affiancato a quello del maestro, che molti anni prima aveva firmato la famosa Eames Collection.

E’ stato un punto d’arrivo ed una grande soddisfazione personale…

Mi sforzo continuamente di disegnare con molta semplicità la struttura, di definire le varie parti, di capire come si smonta un oggetto e come è fatta una certa architettura, all’interno e all’esterno, facilitandone la lettura da parte del fruitore.

Nelle mie intenzioni il progetto di architettura o di design dovrebbe essere sempre sotto controllo, definito in ogni sua parte.

…Non amo il dettaglio per il dettaglio, il particolare protagonista, che spicca su tutto il resto. Mi da fastidio tutto quello che è over, che è super-disegnato; preferisco di gran lunga l’understatement, il divano, per esempio, non è più l’elemento dove si sta seduti a discutere, come succedeva duecento anni fa.

I designer contemporanei ed i loro predecessori hanno sempre pensato a questo tipo d’arredo secondo la vecchia formula settecentesca che vuole la lunghezza del divano tre volte quella della poltrona.

Nella società contemporanea, invece, il divano è soprattutto una superficie dove si parla, si mangia, si guarda la televisione, si scrive“.

il sistema di sedute Sity disegnate per B&B Italia nel 1986 (compasso d’oro)

 

i contenitori Mobil del 1994 disegnati per Kartell (compasso d’oro)

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