La sedia Tripolina di Joseph Beverly Fenby

Icona assoluta nel mondo delle sedie pieghevoli, la versione originale venne progettata in Inghilterra da Joseph Beverly Fenby intorno al 1855, affinchè gli ufficiali l’adoperassero nelle campagne dell’esercito britannico. Più tardi, nel 1877, Fenby la brevettò.

Al pari della maggior parte degli arredi utilizzati nelle campagne militari, e leggermente insolita per la sua epoca, in quanto il suo aspetto estremamente pratico e la mancanza di qualsiasi decorazione superflua le conferiscono un senso di modernità non riscontrabile di solito negli arredi del XIX secolo destinati alle classi più agiate.

Questo “spirito moderno” molto verosimilmente fu il frutto di due precisi requisiti, leggerezza e robustezza, indispensabili per il campo di battaglia, e furono questi stessi requisiti a far si che, a sessanta anni di distanza, si prestasse perfettamente a essere messa in produzione.

Una versione leggermente più moderna, che utilizzava la pelle al posto della tela, fu prodotta per tutti gli anni Trenta in Italia con il nome di Tripolina, presumibilmente per essere utilizzata per il relax fra le mura domestiche.

In sostanza la sedia è un tentativo di ottenere una versione più comoda e più pieghevole delle sedie da terrazza con la struttura a X che offrono di solito uno scarso sostegno, e che si trovano dappertutto, sparse nelle località di mare e nei parchi.

I problemi ergonomici della sedia dalla struttura a X nascevano dalla configurazione delle aste di legno e dalla parte in tessuto, sostenuta dalle aste soltanto alla sommità dello schienale e nella parte anteriore del sedile, col risultato che la struttura anteriore preme scomodamente sotto le gambe.

La Tripolina, invece, utilizza una struttura pieghevole più complessa e tridimensionale per evitare questo problema, e la parte di stoffa o di pelle e sostenuta in quattro punti anzichè in due.

Anche questa versione, tuttavia, è priva di un buon supporto ligneo, problema di molte sedie a imbracatura.

Ciononostante, la sua presenza riporta alla memoria un’altra epoca e altri usi, mentre il suo stile sopravvive alle sue origini e continua a distinguersi e a risaltare in ogni ambiente possibile.

Tripolina è stata a catalogo Gavina dal 1955 fino agli anni sessanta per poi passare alla linea di produzione di Citterio.

 

apertura e chiusura della sedia Tripolina

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