La poltrona Grande Papilio di Naoto Fukasawa

Nel 2009 B&B Italia incarica Naoto Fukasawa alla progettazione di alcune sedute.

Una seduta è certamente uno degli oggetti più difficili da progettare, oramai molte generazioni di designer hanno investito tante energie intellettuali per arrivare a un risultato che ne riflettesse completamente la poetica e l’inventiva.

Per Fukasawa B&B Italia possiede in più, rispetto al talento del miglior designer, il vantaggio decisivo di una vera industria con il know-how tecnologico sui diversi materiali, le loro possibilità e i loro limiti, le risorse e le attrezzature per la prototipazione e la produzione in serie: un pò come nell’industria giapponese per l’elettronica di consumo.

II designer racconta che quando nel 2009, ha iniziato a pensare a una poltrona per B&B Italia, voleva “che la seduta apparisse confortevole in modo naturale, che avesse la stessa forma che potrebbe avere il relax, se fosse rappresentato in un’immagine“.

Distinta quindi proprio per l’affordance di Gibson, l’immediata riconoscibilità della funzione di un oggetto e la qualità con cui questa funzione viene svolta: quindi una poltrona confortevole e bella, un coltello tagliente ma sicuro una sedia leggera ma resistente…

Qualità concettuale e funzione dell’oggetto in una visione del genere sono cosi integrate che, Fukasawa sostiene siano spesso partiti, più che dall’individuazione di un oggetto ben definito, dalla discussione sull’idea di una funzione e su come questa poteva essere svolta al meglio dalla forma.

Per Grande Papilio (il nome della poltrona), il designer si concentra sul soddisfacimento dei sensi “nascosti”, abbandona la priorità della visione e dell’estetica, concepisce una forma accogliente, sinuosa ed elegante: dove il profilo, l’outline, è inscritto in un tronco di cono e scaturisce da un movimento proprio dell’accogliere con grazia, la grazia del movimento di una farfalla, in lingua latina, appunto papilio.

Fukasawa riese cosi a ottenere un prodotto dalla forte iconicità, che per il designer giapponese è l’essenza sprigionata da un oggetto di uso comune quando le sue qualità funzionali affiorano da un substrato di memoria condivisa.

Che cos’è “comodo“, per concretizzarsi in una forma pura, perfettamente comprensibile da chiunque, e giusta in ogni suo momento.

Uno dei vantaggi per la produzione e il mercato di un oggetto d’arredo e che una volta raggiunto un buon grado di iconicità, in cui il pubblico o gli interior designer, possano riconoscersi, possibile sviluppare con buoni risultati un’intera famiglia di prodotti.

Cosi, dopo la sedia del 2008 (una sorta di archetipo della serie), la poltrona e la poltroncina del 2009-2010, nel 2013 nella collezione si aggiungono tre prodotti.

Due sono versioni della poltrona Grande Papilio, una outdoor con rivestimento in intreccio di polietilene e l’altra in abaca, una fibra naturale nota anche come “canapa di Manila” ricavata da una pianta della famiglia delle Musacee (di cui fa parte il banano).

II terzo prodotto è il letto Papilio, un’evoluzione funzionale del riuscito outline della poltrona, adattato all’ambiente per la notte con lo stesso spirito di semplicità e immediatezza: anche questa versione incontra il gradimento del pubblico per l’utilizzo domestico, come quello di architetti e designer per il contract residenziale e alberghiero.

La riuscita qualità di affordance, l’approccio semplice e immediato che l’utilizzatore avrà con essi, e insieme la novità formale di pezzi come la Papilio, fanno di queste realizzazione il migliore manifesto dell’iconicità ricercata di Fukasawa e B&B Italia.

Non un semplice nuovo divertissement sulle tipologie di oggetti, ma un loro ripensamento globale che lasci nel pubblico un po’ di sorpresa e una certa impressione di familiarità che molto contribuisce l vero successo di un prodotto.

Le sedie della serie Papilio di Naoto Fukasawa per B&B Italia
Il letto Papilio di Naoto Fukasawa per B&B Italia
La poltrona Piccola Papilio di Naoto Fukasawa per B&B Italia
Il divano Love Papilio di Naoto Fukasawa per B&B Italia

 

 

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