Il daybed di George Nelson

Elegante, versatile e senza tempo, il Nelson Daybed si adatta facilmente a una miriade di ambienti, tra cui camera da letto, soggiorno, ufficio e generalmente in ogni spazio che richiede flessibilità informale.

Con schienali rimovibili, può facilmente trasformarsi da un divano a un letto per una pausa momentanea o una notte piena di riposo.

Progettata originariamente nel 1950 da George Nelson, mantiene le specifiche originali e i dettagli lavorati, come i bordi smussati della piattaforma di legno e i profili a cordoncino arrotondato dei cuscini, una caratteristica che distingue l’originale dalle imitazioni.

Le gambe a forcella in acciaio inossidabile o le gambe affusolate in legno conferiscono il classico tocco Nelson. L’ammortizzazione è migliorata con la schiuma a doppia densità per un maggiore sostegno e durata, pur mantenendo la sua estetica leggera.

Nelson progettò una versione iniziale del Daybed per uso personale, per la propria seconda casa a Long Island nel 1941, quindi perfezionò il progetto originale e lo lanciò nel 1950, tramite Herman Miller.

Nelson sostiene che il design deve evolversi con il cambiamento del comportamento umano e che nel suo spazio interno ideale, l’arredamento deve essere progettato per essere in relazione con il tutto: con la flessibilità intrinseca nella sua forma e utilizzo, Nelson Daybed esemplifica questa filosofia.

Come indica una pubblicità d’archivio, il Nelson Daybed è “l’ideale per la camera da letto che deve raddoppiarsi come salotto“.

Per George Nelson, il mobile deve essere “una semplice espressione diretta della costruzione con le tecniche esistenti” e per lui il design non riguardava le cose: si trattava di identificare i problemi e fornire soluzioni sensate.

L’arte della riduzione è stata una delle molte aree in cui Nelson eccelleva e si è sempre sfidato a “fare molto di più con molto meno“. Questo approccio ha portato al design semplice ma elegante del Nelson Daybed.

Il daybed di George Nelson per Herman Miller

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