Il cestino Garbino di Karim Rashid

Grazie a questa sua struttura sinuosa e articolata, coniugata in una miriade di colori pastello delicatamente trasparenti, e soprattutto al suo prezzo contenuto, il cestino per la carta Garbino é stato venduto in oltre due milioni di pezzi da quando Umbra lo ha messo in commercio per la prima volta nel 1997.

II Garbino rivela l’essenza stessa di quell’idea di sensuale minimalismo proclamato dal suo stesso designer, nonché della sua visione entusiastica di design democratico. Dietro a questo successo, tuttavia, si cela un più sottile e affascinante risultato.

Gli articoli utilitari per la casa hanno sempre avuto la caratteristica di essere un business con bassi margini di profitto e necessità di grandi quantitivi.

L’invenzione del polipropilene stampato a iniezione ha consentito di ottimizzare la produzione in grandi quantità, ma ha pur sempre comportato un’iniziale considerevole investimento economico per l’acquisto dei macchinari necessari.

Per lanciare i loro prodotti, i produttori tendevano pertanto a fare affidamento su forme generiche e da tempo collaudate sul mercato, differenziandole soltanto con un restyling superficiale, un nuovo packaging o una promozione agguerrita.

A fronte di queste realtà economiche e quantunque i primi feedback dei focus group fossero piuttosto tiepidi, Umbra ha preso coraggio e si é lanciata nella produzione di un articolo che presentava scarsa affinità con i design preesistenti.

Anche se la forma unica del Garbino appare asimmetrica da varie angolature, é in realtà perfettamente simmetrica. II suo corpo e la base sono di spessore uniforme, e malgrado le curve e un profilo variato, il cestino é completamente privo di angoli netti e di rientranze.

La combinazione di queste considerazioni di design consente, durante il processo di iniezione, di far scorrere la resina con un flusso ininterrotto, di raffreddarlo uniformemente e di disporre di uno stampo semplice, simmetrico, ad alta risoluzione, che crea pochissimo scarto, soluzione non indifferente per i produttori, soprattutto quando le rientranze possono dare adito a imperfezioni e una molteplicità di spessori può provocare vari difetti dovuti al ritirarsi del materiale nella fase di raffreddamento.

Le pareti del cestino uniformemente inclinate consentono di impilarli in grandi quantità, riducendo cosi i costi legati al trasporto e alla loro conservazione in magazzino nei negozi, mentre la dolce curva della base interna non permette loro di aderire perfettamente gli uni agli altri incastrandosi, evitando quindi a Umbra le spese e lo spreco di tessuto o carta di rivestimento per ogni cestino durante le spedizioni.

Gli eventuali graffi sulla superficie, prodotti dall’uso quotidiano del cestino, sono difficilmente visibili grazie all’esterno satinato translucido.

La base concava e priva di bordi ne permette infine un’agevole pulizia, e il suo maggior spessore costituisce un centro di gravità basso ed é fonte di equilibrio strutturale. II suo bordo netto, il manico traforato e il profilo ricurvo hanno consentito di brevettare questo design e di vincere con successo le cause intentate a chi ne ha prodotto basse imitazioni.

A catalogo Umbra, prezzo circa 18,00 euro.

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