La sedia Cab di Mario Bellini

Mario Bellini, architetto, designer industriale, designer di mobili, giornalista e conferenziere, è uno dei personaggi più illustri dell’odierna comunità internazionale del design.

La sua sedia Cab, prodotta a Milano da Cassina fin dal 1977, è un simbolo dell’innovazione e dell’artigianalità italiana della fine del XX secolo.

Un telaio di acciaio tubolare verniciato a smalto è completamente avvolto da un rivestimento di pelle preformato chiuso da quattro cerniere lampo che corrono lungo le gambe e sotto la seduta.

Grazie a un irrobustimento conferito soltanto da un piano plastico interno alla seduta, il rivestimento risulta ben teso, lussuoso e uniforme.

Nel clima di incertezza economica che ha contraddistinto gli anni Settanta, la sedia Cab di Bellini si pone come espressione di due importanti ideali italiani di produzione.

Da una parte, il suo telaio in acciaio, idoneo a una produzione in serie, aderiva alle direttive razionaliste (e spesso fortemente vincolanti) provenienti dal produttore, interessato a mantenere bassi i costi.

Dall’altro, il suo impiego del rivestimento in pelle elegante con cuciture a vista sottolinea il desiderio tutto italiano di promuovere la sua importante tradizione artigianale nel mercato internazionale.

Quantunque decisi a produrre oggetti innovativi che riflettessero l’orientamento globale verso mobili marcatamente più flessibili e abbordabili, i produttori italiani erano in ogni caso consapevoli che l’artigianalità di alta qualità unitamente a un design all’avanguardia poteva dare enorme impulso alle esportazioni.

Laddove fino a quel momento i mobili di acciaio tubolare si facevano apprezzare grazie all’impatto estetico dovuto all’uso di materiali in contrasto fra loro, nella sua sedia Bellini sposa due elementi tanto diversi quanto il metallo e la pelle per dar vita a una struttura elegante e fasciata.

Già nel 1982 la sedia era diventata sinonimo di design italiano di qualità: altri due mobili della stessa tipologia, una poltrona e un divano, si accompagnarono alla sedia Cab, ed erano tutti disponibili in color marrone chiaro, bianco e nero.

Bellini ha occupato ruoli centrali nell’ambiente del design italiano, è stato direttore della rivista Domus (1986-1991), professore di Design industriale all’Accademia Domus di Milano (1986-1991), ed è stato membro del Consiglio Scientifico per la Divisione Design della Triennale di Milano (dal 1987).

Da giovane, uno dei suoi primi incarichi fu quello di consulente capo del design presso Olivetti (dal 1963) e qualcuno ha perfino avanzato l’ipotesi che il rivestimento di pelle della Cab intenda proprio richiamare alla memorie le custodie tradizionali delle macchine da scrivere di una volta.

La serie Cab è tuttora in produzione, a catalogo Cassina, prezzo 1.045,00 euro.

la sedia Cab di Mario Bellini per Cassina “svestita”

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