La lampada Tizio di Richard Sapper

La lampada Tizio è simbolo del più alto grado di funzionalismo, nonché di uno stile di vita connotato dal design.

Anche se fu concepita come lampada da lavoro, la Tizio divenne molto popolare come elegante per l’arredamento di interni, sia negli studi high-tech degli anni Sessanta che nei loft degli anni Novanta.

Richard Sapper approdò alla professione di designer industriale dopo aver compiuto studi nei campi dell’ingegneria e della filosofia.

La sua collaborazione con il designer italiano Marco Zanuso, insieme al quale realizzò diversi prodotti audio e video per la Brionvega, risale ai primi anni Settanta.

Il suo lavoro evidenzia il tentativo riuscito di ripensare i principi di base degli oggetti.

La lampada Tizio fu sviluppata a partire da una conversazione di Sapper con Ernesto Gismondi, l’ingegnere aeronautico che con l’architetto Sergio Mazza aveva fondato nel 1959 la Artemide.

Nel 1970, Gismondi propose a Sapper di disegnare una lampada da disegno e il design di Sapper, del 1971, proponeva un prodotto che rifletteva le esigenze di Sapper quando lavorava e che così spiegò: «Volevo una lampada da disegno che avesse ampio raggio di movimento e che, nonostante questa caratteristica, fosse poco ingombrante».

Inoltre, la sua lampada illuminava direttamente la supetficie sottostante, senza costringere il disegnatore a stare troppo vicino al riflettore.

Il frutto del suo lavoro coniugava le nuove tecnologie (la lampadina alogena) con una struttura progettata con meticolosa attenzione e molto flessibile.

La lampada Tizio impiega un sistema di contrappesi che tengono in posizione il braccio che regge la lampada, pur permettendo di regolarne l’altezza e l’estensione con molta precisione sfiorandola appena con il dito.

Il braccio può ruotare di 360 gradi sulla sua pesante base e il piccolo riflettore può essere puntato in ogni direzione desiderata.

Oltre tutto, il braccio svolge anche la funzione di conduttore a basso voltaggio, eliminando il bisogno di cavi tra la lampadina e la base.

Prodotta in metallo rifinito con un leggerissimo rivestimento di nylon rafforzato con fibra di vetro, ha giunti che non prevedono viti, ma si fissano a un meccanismo a pressione, in modo tate che se la lampada cade, gli attacchi si staccano invece di rompersi e possono essere rimessi al loro posto.

Nel complesso la lampada Tizio, le cui componenti superano il centinaio, coniuga in maniera notevole l’abilità ingegneristica con la semplicità di una forma essenziale ed elegante.

A catalogo Artemide, prezzo circa 270,00 euro.