Radio Giradischi SK4 Phonosuper di Hans Gugelot e Dieter Rams

Nel 1955, Gugelot aveva già progettato per la Braun una serie di razionali apparecchi radio, esibiti dall’amico Otl Eichler nell’ambito di un impianto rivoluzionario al German Radio, Tele Phono Show di Düsseldorf.

Il potente e moderno impianto si distingueva dagli altri stand presenti in fiera, per lo più decorativi, e intensificò l’attrazione verso la Braun da parte degli esponenti dell’intellighenzia cittadina.

Fino a quel momento, la maggior parte della tecnologia a uso domestico era tesa a mimetizzarsi tra le varie forme di mobilio, mentre il punto di partenza di Gugelot era il prodotto, e la sua semplice e onesta funzionalità.

In seguito all’esposizione in fiera, Erwin Braun intravide la possibilità di sviluppare un radio-giradischi a basso costo, denominato SK4; all’inizio, il progetto fu assegnato a Dieter Rams e al suo collega Fritz Eichler. Rams aveva iniziato a lavorare alla Braun come architetto e questo rappresentava uno dei suoi primi programmi di progettazione.

Il prototipo originale era realizzato in lamiera, ma le vibrazioni acustiche rappresentavano un problema. Dopo essersi sforzato di trovare una soluzione fattibile, Eichler chiese all’amico Gugelot di unirsi al progetto.

Le competenze di Gugelot in quanto a semplicità di fabbricazione erano molto ampie. Prima di arrivare a questo progetto aveva già realizzato, per la ditta tedesca Bofinger, la prima libreria-contenitore componibile, e introdotto l’uso di pannelli di melamina nei mobili.

Il suo suggerimento iniziale su come sviluppare il progetto prevedeva l’applicazione di un involucro in lamiera, inserito tra due pannelli di legno. I vari componenti erano pertanto inseriti da sotto, piuttosto che da dietro, e non c’era più bisogno di posizionare il prodotto finito contro una parete, essendo tutti i suoi lati presentabili.

Il design comprendeva anche un coperchio in perspex trasparente, elemento rivoluzionario che avrebbe avuto molta influenza sui successivi modelli, e che rendeva ancora più libera l’immagine del prodotto, grazie alla sua trasparenza.

Tuttora, il modello SK4 continua ad apparire estremamente semplice, un tipo di approccio attualmente molto raro nel design dei moderni hi-fi.

E’ vero che anche i prodotti odierni utilizzano la lamiera o il perspex, ma l’utilizzo di questi materiali ha sempre un sapore vintage: la funzionalità è stata definitivamente inquinata da caratteristiche di commerciabilità.

Con l’SK4, è il suono a essere in primo piano, mentre il prodotto rimane sullo sfondo. L’ironia sta proprio nel fatto che l’SK4 è riuscito a fondersi con l’ambiente in modo talmente efficace rispetto alle soluzioni contemporanee a mobile, da scomparire quasi subito dalla scena.

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