Max Bill

BIOGRAFIA

Max Bill nasce nel 1908 a Winterthur, in Svizzera.

Dal 1924 al 1927 studia arte argentiera alla Kunstgewerbeschule di Zurigo.

Dal 1927 al 1929 è allievo di Josef Albers, Paul Klee e Vasilij Kandinskij al Bauhaus di Dessau.

Rientra in Svizzera ed è attivo dal 1932 come architetto, grafico, pubblicista, decoratore e designer.

Membro del gruppo parigino Abstraction-Création inizia a realizzare le sue prime sculture. Del 1936 è la sua formulazione del Manifesto dell’arte concreta.

Assume la direzione della Hochschule für Gestaltung di Ulm dal 1954 al 1956 e nel 1958, partecipa alla Biennale di Venezia.

Membro dell’Institut d’Esthéthique Industrielle di Parigi, del DWB (Deutscher Werkbund), del BSA (Bund Schweizer Arkitekten), dell’AIA (American Institute of Architects) e dell’associazione svizzera Oeuvre, nel 1967 insegna design ambientale alla Staatliche Hochschule für Bildende Künste di Amburgo.

Sue personali al Museum of Modern Art di San Francisco (1970), al Museo Nazionale di Belgrado (1986), alla Galleria Nazionale di Praga (1987).

Muore a Berlino nel 1994.

 

MAX BILL DESIGNER

Tra i relatori al Convegno internazionale di design organizzato nel 1954 dal Centro Studi della Triennale di Milano, in occasione della sua X edizione, “Max Bill sosteneva“, annota Anty Pansera, “come ogni oggetto [dovesse] essere al servizio dell’uomo e, poichè tutti gli uomini formano la società umana, questi oggetti devono assolvere una funzione nella vita umana e sociale” e caldeggiava quindi l’istituzione di una ‘seria scuola di industrial design‘.

Spiega Renato De Fusco: “Max Bill, progettista della sede della scuola [di Ulm], e allievo del Bauhaus [è], strenuo difensore della gute Form in opposizione allo styling americano, convinto assertore della linea di continuità con la scuola di Gropius”.

Attivo nel design sin dalla fine degli anni quaranta, quando progetta la sedia a tre gambe per la Wohnbedarf di Zurigo, nel 1954 disegna Sgabillo, lo sgabello minimale prodotto da Zanotta, e nel 1956 la serie di orologi per la Junghans.

la versione da polso del suo orologio per Junghans
lo sgabello Sgabillo per Zanotta